lunedì 29 novembre 2010

ho sognato coriandoli di notizie

era una piccola pila di giornali
con la mia coinquilina ci siamo messe una domenica sera a ritagliarli
al'inizio precise e attente
alla fine distratte e arrangiate
erano le 2 di notte quando abbiamo terminato
nello sforbiciare frenetico
cercavo di eliminare il senso da quei fogli
 che non affioressero parole a loro note
(arresti, droga e cose similari)
che dalle pubblicità non affiorassero avvenenti figliole (che fuori contesto, di certo sono sempre più procaci nelle pose e nelle immagini in cui sono rappresentate)
perchè_come mi hanno raccontato l'ultimo giorno e per riservatezza non racconto_la mancanza di vedere, incrociare, avere prossimo un corpo femminile, è molto sentita

ho tagliato un sacco di volti
quelli della politica locale
quelli della scena nazionale...
in un chissènefrega dentro la mia testa sempre più imperante: mentre sei dentro le cose fuori scorrono senza che tu possa fartene una vera idea

sta notte insomma ho sognato coriandoli di notizie, di frasi, di volti famosi

sempre più agitata, fra un paio d'ore vado in carcere
a vedere quello spazio vuoto e nudo fino ad oggi
tramutato grazie alle magie di michele e dei tecnici del teatro
in uno spazio di spettacolo vero e proprio

venerdì 26 novembre 2010

ricorderò?

ricorderò tutte le cose che ancora devo portare per lo spettacolo?
allora vediamo
- un copione in più a testa da mettere  "a Corte" visto che entrano "a Strada" e così ce l'hanno da entrambi i lati (RICORDARSI di ricordar loro di prenderlo su dalla cella)
- i costumi che Pina_la mamma tondettina_sta stirando, lavando, sistemando in una gran bella confusione di casa (che mio papà ha capito che sta per esserci uno spettacolo)
- 3 scope di saggina
- i fiori di carta, bianchi e rossi
- i costumi da lavoranti per luciano, chiara e me...anche noi dobbiamo cambiarci
- le foglie che in questi mesi, pazientemente Alessandra ed altre anime belle, stanno raccogliendo per coprire il palcoscenico
- i pezzetti di ritagli di giornali..da sistemare sotto le foglie per riempire bene davvero dappertutto
(quindi RICORDARSI di fare i ritagli di giornale...)
portato dentro tutto..beh è essenziale:
ricordarsi di tutte le parole che vorrò dire loro in quei momenti finali
ricordarsi che sono lì per aiutarli con le entrare e le uscite
(cioè RICORDARSI  di non incantarsi davanti allo spettacolo)
ricordarsi il rinfresco
(ricordarsi che non si può portare dentro l'alcol)
ricordarsi tutti quelli che si vogliono ringraziare...
ce la farò?!?!?!?
inizia il panico, come se dovessi io recitare!!!!:)

giovedì 25 novembre 2010

le migliori frasi

come ogni finale che si rispetti
cerchiamo di fissare le migliori battute che dai due gruppi sono nate spontaneamente

"Don Giovanni mi vuole comprare?"
"Io? Ma quando mai, io non compro nessuno!!!Su Leporello, dimmi QUANTO VUOI!!"
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"Tu dici uomo di colore a me?!?!?!AHhh io moh ti spiego: quando sono nato ero NERO, quando sono cresciuto sempre NERO, quando sono arrabbiato NERO, quando morirò NERO..e tu invece Leporello..quando nato eri BIANCO, cresciuto ROSA, quando tu sei arrabbiato VERDE, se malato GIALLO, da morto VIOLA...allora Leporello chi dei due è di colore!?!?"
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"nooo, io non ci davo a vedere, ho paura, ho paura..no no non vado e poi scusi don Giovanni, se vado e poi non torno?!?!"
"EHHHH CAro Leporello, se non torni...arrivederci!!"
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"Mah!! io non so cosa faccio, non so cosa mi sta capitando: addirittura ho provato ad ammazzare il mio migliore amico!!!...mmm...dai vabbe NON IMPORTA.."
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"Ma che ne potevo saper io che quel pazzo era il commendatore!!!io ho provato a difendere la povera pulzella, ho fatto scudo con il mio corpo e poi l'ho preso, l'ho allontanato...e lui NON MI VA A CADERE, SBATTERE LA TESTA E MORIRE!!!Giuro..è stato un incidente!!"
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"Ahhhh si si Don Giovanni, mo' lo sento il profumo che sentite...è profumo di Ragù!?!?!"
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...vabbè mi fermo altrimenti vi metto tutto il canovaccio_i canovacci che i due gruppi nel corso dei mesi hanno scritto/detto...


..lascerei però la fine al più timido, chiuso e sorridente di tutti, un ragazzo trai detenuti comuni che all'inizio pensavamo fosse muto, ed invece ora regge due scene grandi ed importanti e un giorno spontameamente si è inventato

"una donna per te Leporello?..ppe tia mancgo un cgane"...tutto in un siciliano comprensibile ma strascicato che ha tramutato il Don Giovanni scanzonato e guscone della scena precedente, nell'indolente e rilassato Don Giovanni che desidera Zerlina per un paio d'ore...

ultimi giorni di laboratorio

ieri ed oggi sono stati gli ultimi giorni di laboratorio
c'è la concitazione e la concentrazione per lo spettacolo
e abbiamo perso di vista questo aspetto: lo spettacolo sarà altra cosa dagli esercizi fisici, dai giochi scemi per scaldarci, dal lavoro di improvvisazione che in questi mesi ci hanno accompagnato.
A dirvi il vero, io l'ho pensato costantemente, mentre li guardavo provare:
mi mancheranno di certo tanto; mi mancherà la trafila per farli "scendere", il loro modo di salutarci e salutarsi tutti, in una socialità e contatto che noi fuori spesso non facciamo più.
Mi mancheranno i continui cambi di umore che portavano al laboratorio: all'inizio trattenevano e si deconcentravano. Adesso hanno imparato a fidarsi e a parlare se c'è un problema: questo permette loro di liberarsene per un pò_giusto il tempo di stare con noi a recitare.
Dopo tante settimane di sola musica lirica, questi ultimi due giorni abbiamo introdotto canzoni "altre": per ballare, per cantare e rilassarsi.
My padre ha insegnato a Luciano a ballar la salsa, Noè si è messo a cantare Bob Marley. I comuni hanno ballato Donna Summer e altri pezzi storici di disco music
che emozione vedere tanti volti, tutti assieme, ridere di gusto, ridere come un vero atto liberatorio


martedì 23 novembre 2010

23 NOVEMBRE

Così come sentita
Così a voi riportata

"A Lucià ma sempre le stesse cose dobbiamo andare ripetendo....??uffff"
"Eh lo so Vincè, che devo fare..questo è il TEATRO"

gentile dialogo tra un attore e il suo regista all'ennesimo filato della settimana

lunedì 22 novembre 2010

i costumi

La Fondazione del Teatro delle Muse ha messo a disposizione i propri abiti di scena per lo spettacolo
si useranno gli abiti dei cori..
i nostri Don Giovanni saranno vestiti in smoking




i Leporello con divisa da cameriere
i Lavoranti con dei completi di tela neri

vederli provare i costumi è stato divertente:
dal solito inizio un pò scanzonato..si sono tutti messi seri, hanno intrapreso la vestizione e poi si sono messi a girare e guardarsi, felici che il loro impegno in questi mesi li abbia portati fino a lì.
Glielo avevamo detto, ma probabilmente non avevano in alcun modo visualizzato il significato di questa cosa..
Osservandoli, cambiati in quegli abiti, mi sono accorta che avevano aspetto e sguardi diversi: non solo ancor più attori mi apparivano, ma anche uomini qualunque, ben vestiti per una occasione speciale.
Ho provato felicità per averli trovati persone qualuque: una banalità non tanto banalità in un luogo così.

venerdì 19 novembre 2010

i fiori




i fiori di carta
già una volta citati
ieri li abbiamo visti nascere
siamo stati alcuni minuti assieme ai detenuti che ce li stanno facendo
sono silenziosi ragazzi senza lineamenti, (perchè non sono riuscita a guardarli in volto):
un pò di imbarazzo reciproco, credo
siamo stati pochi minuti
li abbiamo ringraziati tanto,
Luciano ha spiegato loro come sarebbero serviti
quanto sarebbero stati importanti:
copriremo la scena finale con i  loro fiori bianchi
il palco, che è stato occupato fino a quel momento da foglie rumorose e colorate
si spoglierà delle risate e della confusione
e diventerà serio e intenso
con tanto bianco...finirà con la morte di Don Giovanni dietro dei lenzuoli bianchi

uno di loro ha bisbigliato
"bello"
e penso che aver ottenuto l'autorizzazione alle riprese ci permetta una cosa, più importante delle altre
far vedere a loro, i detenuti in isolamento, il risultato e la bellezza delle loro ninfee di carta

mercoledì 17 novembre 2010

a passeggio

oggi si fa un filato con i detenuti comuni
inizia a venire fuori qualcosa
abbiamo poco tempo
ma possiamo farcela
Luciano prova a fissare la memoria con una "tecnica"
e ad un certo punto chiede al gruppo dei "lavoranti"
di mettersi a camminare sul palco come schierati, seguendo tutti lo stesso ritmo, facendo una azione_sempre la stessa_ma all'unisono...
(I Lavoranti sono dei personaggi inventati da Luciano utili a raccontare le parti dove dovrebbero esserci parti femminili, ma soprattutto per dire davvero che cosa racconta Mozart nella sua opera...perchè gli altri ci han messo così tanto...che la storia a tratti è un pò stravolta...)

Non viene benissimo..diciamocelo..
ed io penso che non sono abituati, che sarebbe difficile anche per me camminare assieme ad altri con lo stesso passo..e bla e bla e bla...
poi finiamo
ci salutiamo
aspettiamo che vengano ad aprire (ci chiudono dentro lo spazio in cui proviamo) e vedo nell'attesa che

2 si mettono a camminare
su e giù
in un percorso non più lungo di 5 metri
con lo stesso passo
la stessa dose di energia e di movimenti
e parlano
parlano a bassa voce...
penso stiano provando (anche se uno di loro non è un lavorante)
mi vedono guardare
mi imbarazzo e chiedo
"che fate?"

"andiamo a passeggio"

tecnicamente per venire a fare con noi Don Giovanni perdono "l'ora d'aria"...che in sostanza è camminare appaiati in un cortile non tanto più lungo dei 5 metri per un paio d'ore..e facendo su e giù parlare del più e del meno..a furia di far così prendono il medesimo passo..e sembrano un corposolo


"visto che abbiamo qualche minuto..andiamo a passeggio.."





mi frulla in testa di tutto..
alla fine per non perdere il mio ruolo e non entrare in terreni non a me familiari, fatti di commenti e frasi fatte, dico al "lavorante"
"BRAVO!!nell'ultima scena cammina con gli altri come stai facendo ora!Perfetto".

Il "lavorante" mi sorride con il suo bello sguardo verde bottiglia, sgomita il compagno e guardandosi la punta dei piedi torna a passeggiare dicendo "mi sa che da fuori sembriamo proprio due matti"

Due matti no, ma mi sembrano due che stannno andando avanti (e forse la matta..son proprio io)

martedì 16 novembre 2010

Scribano

oggi vi racconto di Scribano
uno dei detenuti in alta sicurezza
Scribano è il più capace
oltre ad essere quello che l'ha già fatto_il teatro in carcere
Scribano ha uno sguardo piuttosto mobile ma alquanto allucinato: sembra che non segua
sembra essere altrove
e poi..zaaacccccccccccccccc..entra con la battuta giusta
oggi abbiamo provato un filato
ed è andato molto bene
soprattutto Scribano
solo una cosa ho notato mentre provava
nella stanza angusta dove stiamo
ha guardato fuori
ha ascoltato la battuta ripercorrendo con lo sguardo il profilo del tetto del carcere, di là dalle sbarre
avrei voluto essere nei suoi pensieri per cogliere quello che non chiediamo loro mai:
quanto state male qui?
si ride molto
si prendono molto in giro
e molto prendono in giro il loro stare lì
ma le depressioni, la solitudine, il senso di vuoto non possono appartenere solo a storie lontane...
non siamo qui per fare psicoterapia
non siamo qui per trovare soluzioni o dare a loro delle verità utili fuori
siam qui e li ascoltiamo mentre la musica sotto va avanti...

ps. Scribano in verità si chiama BIIIIIIIP (rispettiamo i nomi_di tutti) e gli ho dato questo soprannome perchè è sempre con la penna in mano_perchè aiuta qualcuno riscrivendo la parte...perchè ama scrivere

lunedì 15 novembre 2010

questa settimana

e questa settimana saremo sempre lì
martedì e mercoledì
giovedì e venerdì
passeremo tanto tempo in più in carcere..per provare e riprovare
siamo su quel limite dove la memoria sta per non far più cilecca..ma una volta fissata, sarà dura correggere in corsa,
è comunque difficile provare senza "il palco", in una stanza che è molto più piccola di quella che si userà
..davvero qui la fantasia deve spadroneggiare su tutto
fantasia degli attori, fantasia del regista.

venerdì 12 novembre 2010

Modelli negativi

Ieri con gli ospiti dell'ALTA SICUREZZA si son fatte le chiacchiere
un pò mi hanno canzonato
un pò mi hanno raccontato
con il più serio e riflessivo, ieri siamo arrivati a parlare di modelli per i giovani di oggi, ma che poi in fondo lo sono per noi tutti (mi raccontava che aveva letto che in sudamerica hanno vietato certe soap opera perchè sono  modelli negativi per le casalinghe che si sentono frustate se non hanno dieci amanti, 7 figli illegittimi)

criticavo il sistema alla "Briatore-Corona-Lele Mora" che spinge le ragazzine alla ricerca di una affermazione solo attraverso la loro bellezza e attraverso la mercificazione del loro corpo
"Brava..ma dimmi un tuo modello positivo?!?" mi dice il detenuto con lo sguardo sempre un pò triste_che poco si illumina
Sono rimasta in silenzio per molti secondi
Forse alla bocca mi stavano affiorando solo nomi di uomini che hanno combattuto l'illegalità e le mafie
(e dirlo lì, francamente, rischia di diventare antipatico)
..ma nomi provenienti da altri "mondi" proprio non mi venivano...inebetita ho tentato di parlare
Ma il detenuto serio mi ha immediatamente apostrofato

"Vedi, è più facile scagliarsi contro ai modelli negativi, che sceglierne di positivi"

Ogni giorno creano delle voragini nei luoghi comuni che abitano il mio cervello

giovedì 11 novembre 2010

Noè e la musica


Noè è nero e imponente
alto e molleggiato
Noè ne avrà fatta una grossa, visto la sezione in cui si trova
Noè ha voce vellutata e molto profonda,
un vago accento british e porta spesso una berrettino sul capo liscio
Noè è il nostro Don Giovanni nero:
questo è singolare e interessante. Alle Muse l'ultimo Don Giovanni proprio l'anno scorso fu un bellissimo ragazzo di colore (gioia infinita del pubblico femminile)..e noi abbiamo NOE' ha una musicalità che mette in ogni parte del suo agire: non solo nel parlare, nel recitare, ma muove danzandosi, ride cantando...non solo le senti, ma anche le vedi, le odori..le note con NOE'!!

Noè sarà il nostro Don Giovanni forte e determinanto, sprezzante del pericolo e a tratti sfacciato

(Enrique invece sarà il Don Giovanni furbo e romantico, spagnoleggiante e comprensivo col suo servo)

Noè canterà due canzoni sue: con un suo amico (che poi è Scribano..cioè LEPORELLO) ha letto e riletto il testo dell'opera mozartiana ...dalla lettura sono nati dei testi originali che danno nuove chiavi di lettura.
Musica che entrerà piano piano nel suo recitare..fino a dilagare e diventare canto.



spiazzata

per due giorni me ne sono stata sola soletta con i mei carcerati...
il mio regista è impegnato con un insegnante russo...
temevo indisciplina tra i detenuti comuni (molto più propensi alla confusione)
e ero certa di grande rigore tra i componenti del gruppo Alta Sicurezza...
naturalmente rimango SPIAZZATA
i detenuti comuni ci mettono una energia
una intensità e una concentrazione mai vista
i detenuti dell'alta sicurezza sembra non prendino sul serio ripetere davanti a me le parti...
come al solito le forti convinzioni..se le soffia via il vento

martedì 9 novembre 2010

Notizie dal mondo

OGGI prendo spunto da una notizia catturata su un giornale di carta frusciante..e adesso approfondita grazie alla testiera e ad internet

il Titolo, recita
PER SCONFIGGERE IL CRIMINE ...BASTA ASCOLTARE MOZART

WOW..titolo perfetto per noi!!è ironico naturalmente, ma magari è una chiave di lettura che domani posso proporre agli attori
leggo meglio il testo..dei passaggi in effetti non mi convincono...però l'inizio è troppo divertente..
il sotto titolo è già un programma...

Il test nella città di Christchurch, in Nuova Zelanda: gli altoparlanti diffondono le sinfonie e i reati spariscono. Il musicologo "Quelle note sono un miracolo di perfezione ed equilibrio che predispone alla tranquillità" 

Sarei abbastanza curiosa di vedere le statistiche e i tipi di reati che si commettono in Nuova Zelanda (le famose mafie neozelandesi)...
Ma poi si prosegue..

LE MUCCHE fanno più latte, i neonati crescono meglio e le città diventano più sicure. Tutto merito di Mozart, della sua musica serena ed armoniosa. Dopo gli studi scientifici, ad accertare gli effetti benefici e sorprendenti dell'armonia mozartiana ci sono i rapporti sulla sicurezza nelle strade. La polizia di Christchurch, terza città della Nuova Zelanda per numero di abitanti, ha reso note le statistiche su crimini minori commessi nel City Mall, quartiere commerciale dal 2006 al centro di una vasta opera di abbellimento e riqualificazione e dal 2009 allietato dalla musica di Mozart. L'anno scorso, infatti, insieme alla realizzazione di una vasta area pedonale, le autorità municipali hanno deciso di installare nelle vie commerciali del quartiere degli altoparlanti, per diffondere le opere del genio di Salisburgo.


Vi risparmio il resto: si parla di bighelloni, "sfollagente" e dei punkkabbestia di Bologna...meno interessante, forse assai superficiale come sviluppo dell'argomento
Però ACCIDENTI...seguendo questo articolo..CI ABBIAMO BECCATO IN PIENO!!!
Volevamo proporre l'anno prossimo Così fan tutte,sempre cioè il caro vecchio  Wolfgang...si che saremmo rieducativi! Fare per due anni di seguito Mozart... 
Scherzo, ma nello scherzo ricordo chiare le parole di Vincenzo dell'Alta Sicurezza: al Prof Grassini CI disse (scusate omaggio proprio a Vincenzo, che mette il "CI" ovunque) "Professore a me la musica classica rilassa assai!mi sembra di riuscire a pensare ad altro quando la ascolto".
Ecco forse possiamo con questo lavoro essere curativi all'anima: regalare un pò di serenità, naturalmente grazie alla CuraMozart
:)
buona serata

in gruppo

con questo progetto
mi sento parte di un gruppo, fatto di gruppi che forse tutti assieme non si incontreranno mai...

c'è la Casa Circondariale di Montacuto, con i suoi ospiti e le guardie, la burocrazia e i sorrisi delle educatrici

c'è Luciano e il suo ingegno, Luciano e il suo personale modo di fare teatro, di ascoltare l'opera lirica, di rapportarsi alle persone..

c'è questo blog e chi lo legge

e poi c'è la Fondazione, con i suoi innumerevoli ruoli, competenze, meravigliosi colleghi, che non smettono mai di sorreggere il progetto
c'è il supporto di chi ci lavora direttamente, di chi si fà incuriosire dai miei racconti, di chi ci presta scope di saggina (piuttosto: chi ha 2 scope di saggina da dare?ci servono per la scenografia, per le foglie...)
c'è chi raccoglie le foglie che verranno spazzate con le scope di saggina (che numerosi ci presterete..)
e qualche giorno fa, una che fa parte di uno questi tanti gruppi, ha iniziato a divulgare il blog tra amici e conoscenti..
ero un pò imbarazzata e un pò felice..
con vero onore, annuncio a tutti i gruppi che siamo finiti qui.....

grazie davvero, non ci metto tante altre parole..proprio non servono

lunedì 8 novembre 2010

fiori bianchi su foglie gialle

le foglie saranno rumorose sotto i piedi degli attori
gireranno
formeranno masse qua e là
mettendo a nudo il palco
che qualcuno avrà la briga di sistemare
sopra di esse
all'inizio
alla fine
ci saranno fiori bianchi
tanti e delicati, come solo gli origami sanno essere
tovaglioli di carta piegati e ripiegati da altri carcerati
quelli che stanno in isolamento
quelli che non escono davvero mai
piegheranno e ripiegheranno veli perchè diventino delicate ninfee
così sentiremo un pò di più di aver fatto un lavoro corale
anche agli attori la faccenda è piaciuta
ma è un controsenso pensare di "formare un gruppo" all'interno di una casa circondariale?


sono due esempi di fiori che verranno realizzati a centinaia dai detenuti.
Foto Fabio Leone. Dotato di grande pazienza

giovedì 4 novembre 2010

chi sono_perchè lo faccio

mi chiamo Simona
ho 32 anni
lavoro da un pò nel mondo dello spettacolo dal vivo: nè ho fatte di tutti i tipi in questo settore..nulla di nuovo farne una completamente diversa dal passato...quindi avanti in carcere, a vedere come funzione...

sono dentro ad una casa circondariale a  seguire_anche per scrivere questo blog_il lavoro di una gran persona,
che è anche un bravo e giovane regista di teatro, ma con ottime conoscenze del mondo della lirica:
 Luciano Colavero (come dire...io questo sul mio curriculum ce lo metto..il "guaglione" è davvero grande)....

seguo questo progetto perchè me l'hanno chiesto, forse intuendo della bomba di entusiasmo che sarebbero esplosa dentro di me, grazie a questa esperienza

Sono un fiume in piena:
sorrido felice e dico ai colleghi in Fondazione "ciao ragazzi vado in carcere..ci vediamo domani"
innondo dialoghi, lettere, pagine di social network di tutti gli aneddoti che in 8 ore settimanali di presenza a Montacuto mi capitano
Sono diventata monotematica!!
Dentro il carcere sorrido, sbircio, curioso, mi immergo nei dialoghi, ascolto il Regista come fosse un santone
Ho una parola per ogni detenuto, una serie di domande che generano racconti infiniti: partecipo bravura e ai fallimenti attoriali di ognuno di loro..
Un pò madre, un pò custode delle richieste e dei limiti di un lavoro come questo, la mia importanza risiede nell'attenzione affinchè "tutto fili liscio": poi sono anche pubblico, suggeritrice, "porta acqua" e dama di compagnia dei pasti del regista...
Insomma lo faccio perchè sono un pò matta e un pò savia: so che entrare lì mi avrebbe aiutato a capire un pò meglio il mio lavoro, me stessa e i limiti che tutti hanno.


Ecco...a metà del percorso, a metà del blog, immerso in mille altri post, posso dire
IO LA' DENTRO MI DIVERTO!!!!

l'ora d'aria

l'ora d'aria non so quanto duri
di per certo non un'ora
è un tempo dove i detenuti possono uscire dalla claustrofobia..se non hanno nulla da fare
devono rimanere in cella
c'è chi viene a fare Don Giovanni
chi a prendere un esame di licenza media
c'è chi va a correre
c'è chi si siede nello spazio in comune in attesa che altri detenuti passino a portargli saluti e rispetto
c'è chi scrive una email alla morosa e se la fa correggere dal prof di matematica che non ci siano errori di grammatica
c'è chi fa i servizi di pulizie della struttura intera: uffici, corridoi...che più lavi più sembrano sporchi
 tutto finisce per le 18..o giù di lì
e si ha il tempo per rimanere chiusi a pensare
o fregarsene e aspettare che il tempo passi
o cucinare, perchè a detta di Eugenio, "qui dentro si mangia così bene assai che si rischia di ingrassare...non quello che ci passano, ma quello che riusciamo a preparare"

Baiocco

Baiocco_l'ho inventato io per lui il soprannome
Baiocco la mattina non viene..si affaccia solo dopo la pausa pranzo annoiato e poco partecipe.
Mercoledì non ce l'ho fatta, sono stata diretta e gli ho detto "Ah Baiocco se vieni solo quando pare a te, beh non è proprio il massimo.."
"io non ce l'ho la polacca..e mi fa schifo la mia cella: ogni mattina la pulisco_Anche per gli altri due_faccio i servizi, riordino...non mi puoi chiedere di vivere nello sporco"
Come biasimarlo: noi pretendiamo impegno, dedizione..perchè sappiamo che poi alla fine questo porterà ad un ottimo risultato...ma la prospettiva dei 3metrix3 divisi con altri due individui...cambia le mie aspettative
e immagino Baiocco, che deterge e rende igenicamente accettabile il luogo che gli hanno assegnato...
E' un modo di certo per stare un pò meglio..
Baiocco è al giro di boa...ne ha già passati tanti di anni in carcere, visitandone molti...e ora gliene restano altrettanti di anni (e forse di strutture penitenziarie).
Non parla con speranza, ma con un pò di sollievo: "diciamo che sono messo meglio...il più è passato".
Mi parla di sconti di pensa, procedure...ascolto silenziosa, poco ci capisco.
Poi mi dice qualcosa per cui riflettere
da condividere
"mi fai lavorare  per un pò di mesi, tu Istituzione, dopo 30 anni di galera...poi esco
..non ho nulla da parte, sono passati così tanti anni che non ho idea di come è cambiato l'ambiente..il mondo...sai cosa faccio io quando esco?...ci ricasco"
...
"mettimi alla prova prima: fammi lavorare anche solo un'ora al giorno, fuori dalle sbarre, quando mancano 10 anni...quei soldi me li metti da parte...il percorso, ben più lungo, mi aiuterà a capire meglio cosa significa stare fuori.."
Forse è vero che queste persone sono entrate perchè non "sapevano stare al mondo"...e  ributtarceli dentro dopo così tanto tempo...è più deleterio che inserente...

martedì 2 novembre 2010

la lapideranno

la lapideranno
e noi staremo a guardare
ci indigneremo, firmeremo
qualcuno più importante di noi finirà sulle Tv perchè ha detto qualcosa di utile, di importante...
lei ora è dietro a delle sbarre
sta passando delle ore in solitudine e in angoscia: qualcuno le avrà detto che il mondo si sta mobilitando per lei
credo ai simboli
credo nella giustizia
credo nel vivere civile
non credo nella pena di morte
non credo nella detenzione senza ritorno
e credo che se non fossi entrata in questo carcere, ora sarei davvero una persona peggiore
credo di aver imparato molto da chi ha commesso degli errori
da chi si è pentito e da chi non si pentirà mai