giovedì 23 settembre 2010

Don Giovanni è arrivato

Don Giovanni è arrivato alla casa circondariale.
La magistrale bravura del Professor Grassini ha fatto_come c'era da immaginarselo_la magia: il progetto infatti prevedeva 2 incontri/lezione sul Don Giovanni di Mozart tenute dal Professor Grassini per aiutare i partecipanti al laboratorio ad entrare nelle atmosfere della opera mozartiana iniziando a cogliere, trama, personaggi e caratteri che poi saranno materia di lavoro con il regista Colavero.
Il primo giorno la musica e le emozioni hanno fatto da padroni.
In questa seconda (16 settembre) e terza giornata (22 settembre) invece, analizzare il Don Giovanni ha portato alla ribalta molto più il testo cantato, l'esplorazione dei personaggi e dell'intreccio (E CHE INTRECCIO!!)...Attenzione diversa, ma comunque attenzione divertita partecipe
Nella cronaca delle giornate potremmo scegliere due episodi per l'apice alto e basso dell'umore del gruppo:
il detenuto Orlando che riceve in regalo il tanto desiderato libro sulla biografia di Mozart, direttamente dalla generosità del professor Grassini (con la promessa di studio e il desiderio di interrogazione finale..il prof. sghignazza "a scuola, Rossi, quanti volevano essere interrogati come Orlando!?!?"
La consegna del libro è stata dolce e forte: negli occhi di quell'uomo c'era la gratitudine vera di chi si è sentito al centro dell'attenzione di qualcuno.
Il momento triste l'ho vissuto quando all'ingresso di un gruppo, vedendo troppe assenze, mi sono sentita dire: "sono partiti, trasferiti per il processo..non sappiamo quando torneranno"..Mancavano volti di uomini attenti, convinti che quel laboratorio sarebbe loro servito. Ne verranno dei nuovi, avremo e avranno lo stesso entusiasmo...ma forse ieri abbiamo toccato con mano la precarietà del gruppo: trasferimenti, depressioni che li rendono svogliati, colloqui, processi...tutto potrebbe divenire più importante del laboratorio...ne dobbiamo essere consapevoli, senza farne una recriminazione: il lavoro avrà un altro peso..
Capisco ora cosa ho visto il primo giorno, in molti di quei sguardi: "me la godo tutta questa ora con voi, perchè non sono certo se potrò/riuscirò/vorrò venire la prossima volta"
...per me che ci starò sempre, che vedrò l'evoluzione del lavoro, del progetto
sarà una ulteriore cifra per la riflessione su queste pagine, nella mia testolina...
Don Giovanni ha cantato e soprattutto dialogato con il suo fido Leporello: il regista aveva chiesto al Prof. Grassini di mostrare questo lato dell'opera...certo anche Don Anna e Zerlina ci hanno dilettato....ma abbiamo ascoltato per lo più l'impunito signore e il suo servitore...
Aspetto il 6 ottobre per vedere su quelle persone che effetto ha fatto questo primo ascolto e questo primo incontro...
Per adesso mi rimane il ricordo di più di un  volto che provava a canticchiare...più per gusto che per conoscenza
Il commiato dal Prof è stato rapido ma sentito: lui ha ringraziato, loro hanno ringraziato nella gioia evidente di chi incontrandosi si scambia reciprocamente: "GRAZIE grazie..GraZie...."
usciamo dal carcere..continua a splendere il sole di settembre

mercoledì 15 settembre 2010

L'opera lirica a MonteAcuto_il baritono che non ti aspetti

Entriamo in carcere per la prima volta_per un nuovo ciclo di "Liberamente", progetto dedicato alla presentazione dell'opera lirica nella struttura penitenziaria di Montacuto_in un caldo mattino di Settembre.
Il 15 Settembre.
Un tempo, coincideva con l'inizio della scuola. E anche per noi, quest'oggi, è un primo giorno di scuola. La scuola dell'incontro: l'incontro tra le anime chiuse dentro e la cultura musicale che di fuori si diffonde_o prova a farlo.
Il manipolo è piccolo, come per le più grandiosi imprese: c'è il prof. Grassini e il suo così garbato e illuminante modo di spiegar le cose, anche delle più complesse.
C'è il silenzioso e attento Michele che lo accompagna e guarda sicuro ogni angolo, ogni volto: è la seconda volta che il prof. fa le sue lezioni in carcere, è quindi la seconda volta che Michele entra nel penitenziario.
Poi ci sono io: che devo fare un pò gli onori di casa, seguire tutto il processo di questi mesi di lavoro con i carcerati, capire le loro esigenze e adattarle alla burocrazia della detenzione.
Sinceramente abbiamo trovato una burocrazia sorridente, fatta di persone precise ma cordiali: abbiamo saputo rispettare i limiti e lavorare dentro il carcere non è per ora troppo complesso o troppo limitativo.
Oggi la lezione è semplice, ce la giochiamo sulla storia, sull'ascolto di brani da opere diverse: il Prof ha scelto, ponderando, brani celebri e di facile ascolto, con altri più tosti, il cui ascolto potrebbe essere più ostico: ma l'equilibrio, il suo modo..conquistano tutti.
Passiamo dall' ORFEO di Monteverdi al BARBIERE DI SIVIGLIA di Rossini, senza incontrare uno sbadiglio, uno sguardo storto.
La nostra platea è formata da DUE gruppi: tipologie diverse di reato, di permanenza, tipologie diverse di persone. Due gruppi da trattare separatamente che non si incontreranno mai in questi mesi. Un lavoro doppio, sulla carta speculare, ma che in verità traccia la linea di due laboratori distinti che speriamo sul palco si possano incontrare.  
L'entrata del primo gruppo è dolce, composta perchè un percorso separa la sala con le sedie disposte a platea e la porta d'ingresso: abbiamo modo a vicenda di studiarci, di adattarci gli uni agli altri.Noi siamo in ordine sparso disposti vicino alla cattedra: ma diamo l'idea di non essere professori barbosi e cattivi.
Subito è una cascata di strette di mano e sorrisi, ringraziamenti e "piacere" che ci danno il calore dello spazio e dei suoi abitanti.
Il primo gruppo è piccolo, è attento in silenzio con gli occhi fissi sul prof, su di noi, sull'impianto audio che ci servirà per ascoltare i brani commentati...
Loro sono anche detti AS, sono quelli che lì dentro ci staranno per un sacco di tempo, per sempre: molti  non sono giovanissimi, tutti molto distinti e pacati, lo sguardo non vaga mai, l'attenzione è totalizzante.
La lezione del prof li coinvolge fino in fondo: loro ascoltano della Accademia dei Bardi e dei virtuosismi, del fenomeno dei castrati come del verismo sempre con il silenzio di chi si sta gustando il momento e il perchè e il per come dell'esser lì: li abbiamo ringraziati per averci accolto nel loro tempo libero..ci rispondono con sorrisi e sguardi intensi che danno di questo gruppo l'idea che assaporeranno ogni istante della lezione, delle note, delle voci.
Con CAVALLERIA RUSTICANA c'è stato un momento ilare, un momento particolare: il testo in siciliano era compreso tranquillamente senza lettura della trascrizione, molti moltissimi si scopre sono siciliani..e il Prof. "accidenti proprio una bella comunità di siciliani qua in carcere"...delizia della natura spontanea e mai maliziosa del Prof Grassini.
Finiamo l'incontro con altre strette di mano, con "l'arrivederci..A DOMANI" che li rincuora...Vorrebbero la copia del CD che abbiamo portato: per noi è giusto, è normale, è sacrosanto...ecco che poi incontriamo la burocrazia (l'unico momento)..."copie di un cd masterizzato non possono essere introdotte in carcere"...spieghiamo che è una selezione di brani, inevitabilmente creata adhoc per oggi, che i brani non sono tutelati..."domani, ne parliamo domani"..una soluzione la troviamo..non abbiamo dubbi :)

il gruppo se ne va; il prof si siede e riattiva le batterie di scorta per la lezione gemella appena conclusa..
dalla porta emerge una simpatica faccia.."sei il primo..ben arrivato" dico io
"Beh non poteva essere diverso..sono superman" e ci mostra fiero la maglietta blu, la S gialla: ridiamo e scopriamo che si chiama Antonio è di Bari..e ci da l'idea che ci racconterà molto di lui nei mesi..
il gruppo, dei detenuti comuni arriva alla spicciolata: sono di più, più variegati nei tipi e nei modi..c'è superman ma c'è anche il ragazzo timido, c'è Lupo con un gran bisogno di fumare..
Il prof ricomincia: tutto uguale, tutto diverso...il gruppo è partecipativo ma non disturba, ha bisogno di muoversi, di alzarsi..ma non ci crea alcun problema..tutti assolutamente ci ascoltano...
Ma la cosa più emozionante è vederli e sentirli..ASCOLTARE: si muovono, battono il tempo con tutto il corpo..ridono e gracchiano dietro alle parti che sembrano riconoscere...leggono i fogli che abbiamo dato loro e..si mettono a cantare....troviamo in Vincenzo_campano evidentemente_la voce di un baritono che ha fumato troppe sigarette...in un altro il desiderio di sentire brani napoletani...
ma tutti cantano "VA PENSIERO" anche il ragazzo straniero. anche Orlando dallo sguardo basso.
su HABANERA qualcuno sorride sotto i baffi e probabilmente pensa alla propria di CARMEN...
siamo alla fine di nuovo..l'ora e trenta a loro dedicata è finita: di nuovo arrivederci, di nuovo mani...sorrisi sdentati aspettano di vederci domani
Domani incontreranno l'opera su cui lavoreranno IL DON GIOVANNI (uno è entusiasta perchè è Mozart.."che era uno che la musica la sapeva alla grande")..Don Giovanni: uno che forse con il pentimento non aveva molta dimestichezza. Ma questo sarà lavoro per altre giornate...