mercoledì 20 ottobre 2010

mangiare in carcere_la ricreazione

per mangiare in carcere - "ci si puo' mangiare"
ci si prenota per tempo
così chi cucina sa che fino a dicembre avra' due tipi in piu'..
per mangiare in mensa ci si va nell'ora e trenta di pausa che si ha..
CIOE' DALLE 11.30 ALLE 13...
lo stomaco si abitua subito: il  lavoro e' intenso, la colazione lontana...
ci aspetta sempre un cibo buono..
no, un attimo prima del cibo buono_l'odore lo annuncia
c'e' da entrare in una palazzina laterale, fuori dalle Mura che circondano le celle,
la palazzina delle guardie
un refettorio
sale con tv...un bar
tutto vecchio e un pochino sporco, dignitosamente ogni giorno sistemato...e' la struttura ad essere un po' vecchia e scarsamente fornita..
il bar e' gestito da un simpatico signore canuto, meridionale e guardia..i prezzi sono assai bassi..da lui prendiamo il buono per presentarci in mensa...
la mensa e' uno stanzone grande ed oblungo
dove ci riceve una signora a maniche corte e fretta di servire, cortese e risoluta come solo in una mensa sanno essere
sempre 2 tipi di primi e di secondi
un contorno
la frutta e l'acqua
minestre e risi i miei preferiti
luciano sperimenta un po' tutto
mangiamo di gusto e parliamo
e' il nostro momento di riposo e riusciamo a parlare..
SOLO DI TEATRO..poi anche un po' di innamorate/innaorati (siamo tutti e due ben cotti non c'e' che dire)...
mentre parliamo e il nostro tono e' molto basso..attorno invece il brusio cresce
..ci troviamo a mangiare immersi in una nuvola di guardie carcerarie che fanno chiasso e ridono, mangiano e si affollano.
pochi sono taciturni_quasi tutti meridionali e sorridenti..
su qualcuno_scusate_hai il dubbio che non sia un carcerato camuffato;
altri sembrano piccoli "rambo" finiti a guardar la campagna marchigiana, altri ancora sorridenti impiegati del catasto...i luoghi comuni qui si amplificano e si sgonfiano come dei suffle': dipende dalla temperatura che ci metti nel guardarli
faccio esercizio di masticazione lenta e rispetto dei tempi del mio stomaco a recepire cibo (tradotto non mi strafogo) ma nel giro di 40 minuti di solito ci alziamo: reggere i decibel degli altri commensali e' davvero impossibile..
dopo pranzo si sparecchia
si differenzia (!) e si depone il vassoio utilizzato_nessuno si sottrae
voliamo al bar sperando che non ci seguano con i loro decibel
 e la pace del caffe' dura il tempo di berlo senza attendere:
 tutti si riversano a concludere il pasto come noi..
penso "accidenti.. abbassate il tono!!!!!!"
poi pero' sorrido: cavolo e' la loro ricreazione

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